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La Certificazione dei contratti di lavoro: perché la tua azienda non ne può fare a meno?

Mi capita di essere contattato da imprenditori che ricevono ispezioni dall’Ispettorato del Lavoro.

Solitamente quando mi chiamano sono molto preoccupati perchè hanno paura delle contestazioni e delle sanzioni. Infatti quando arriva un’ispezione succede che alcuni contratti di lavoro vengono annullati e convertiti.

Magari hai dei contratti a tempo determinato oppure dei Co.Co.Co. E ti vengono trasformati in automatico in contratti a tempo indeterminato a tempo pieno.

Immagina che disastro economico vuol dire questo per la tua azienda.

Potresti pensare che se utilizzi un contratto del lavoro standard… va tutto bene.

NON È COSÌ. Infatti un giudice o un ispettore del lavoro potrà sempre contestarlo in caso di ispezione. E inoltre devi tutelarti nel caso in cui il dipendente dichiarasse di fare mansioni diverse.

Una possibile soluzione a questi problemi è stata approfondita durante il Festival del Lavoro, che è un momento formativo e di confronto, dove si affrontano le ultime tematiche legali e fiscali che riguardano le imprese e le risorse umane.

Anche quest’anno è stata una esperienza importante perché ho ricevuto gli ultimissimi aggiornamenti sul Welfare Aziendale, sui Contratti di Lavoro Occasionale e su come aiutare la tua azienda ad essere sempre in regola e ottimizzata con i costi del lavoro.

Un aspetto molto importante che devi tenere in considerazione è la certificazione dei contratti di lavoro che ti fa avere una maggiore tranquillità, ti dona un vantaggio di immagine, ti aiuta a difenderti al meglio in caso di contenziosi e riesce quasi ad eliminare le ispezioni.

Ma in cosa consiste la certificazione dei contratti di lavoro?

La certificazione è una procedura mediante la quale la tua azienda può chiedere e ottenere da determinati soggetti, denominati Commissioni di certificazione, la sicurezza che il contratto di lavoro, le mansioni indicate e la volontà del lavoratore di sottoscrivere quel contratto di lavoro siano veritiere.

La Certificazione può essere considerata come un “VISTO” di conformità legale del contratto di lavoro o del regolamento di cooperativa sottoposto a certificazione.

Infatti la Commissione di Certificazione verifica e convalida la regolarità formale e sostanziale, qualunque sia il modello contrattuale prescelto dalle parti (lavoro autonomo, subordinato, tempo determinato, Co.Co.Co., coordinato, ecc.).

Con questa certificazione riesco a tutelare:

– le aziende mie clienti

– i singoli lavoratori

– le aziende con cui lavori in appalto (così sono sicure anche loro della legalità ed effettività dei contratti di lavoro che hai stipulato).

L’effetto conseguente è quello di diminuire le controversie giudiziali tra lavoratori e datori di lavoro, ed in particolare quell’uso “distorto” dei contratti di lavoro (specie autonomo) che poi creano problemi alla tua azienda in caso di ispezione da parte dell’Ispettorato del Lavoro o dell’INPS.

Ma cosa succede quando un Ispettore nella tua azienda trova un contratto Certificato che vorrebbe contestare?

In presenza di un contratto certificato gli ispettori non possono elevarti subito un verbale con la richiesta di eventuali differenze retributive e contributive a cui tu dovresti subito opporti con l’intervento di un legale.

L’ispettore, nell’ipotesi in cui verifichi eventuali problematiche, si deve limitare a rilevare le presunte irregolarità riscontrate e comunicarle alla Commissione di Certificazione a cui deve seguire un tentativo di conciliazione obbligatorio con l’Ispettorato stesso.

Solo in caso di esito negativo della conciliazione, l’Ispettorato potrà proporre ricorso dinanzi al giudice del lavoro per:

• erronea qualificazione del contratto;

• difformità tra le mansioni, livelli, retribuzioni indicate nel contratto certificato e la sua successiva attuazione.

Ti darò una nota che non tutti sanno: il Ministero del Lavoro afferma che “ l’attività ispettiva dovrà tenere conto, anche al fine di ottimizzare le risorse disponibili, della presenza di forme di controllo sociale (come gli enti bilaterali) o anche forme di controllo istituzionale alternative (come le sedi di certificazione dei contratti di lavoro e di appalto), riservando una particolare attenzione alle situazioni che sono totalmente esenti da controllo o verifica preventiva.”

Inoltre sempre il Ministero del Lavoro nella Circolare n. 9 del 2018 stabilisce che: “il personale di vigilanza è tenuto a esperire necessariamente il tentativo di conciliazione allo scopo di «smentire» la certificazione in relazione al contratto di lavoro o di appalto sottoposto a controllo. Pertanto, quando nel corso di verifiche vengano rilevati vizi riconducibili all’ erronea qualificazione del contratto o alla difformità tra programma negoziale certificato e successiva attuazione, per una regolare irrogazione delle sanzioni sarà necessario per l’ ispettore rivolgersi prima alla Commissione che ha emesso l’ atto di certificazione per espletare il tentativo di conciliazione”.

Sai cosa significa?

Che se l’Ispettorato dovesse entrare nella tua azienda e trovasse contratti certificati, giudicherebbe positivamente la tua azienda. Penso tu abbia ben capito senza farmi dire cose in più! 😉 Insomma una gran bella tutela per te.

Se vuoi approfondire ulteriormente puoi trovare qui la Circolare completa che contiene altri espetti interessanti: https://www.riccardozanon.com/wp-content/uploads/2018/07/Direttiva-Min.-del-18.09.2008-servizi-ispettivi.pdf

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Cosa puoi certificare per essere più sicuro?

Contratti di lavoro (articolo 75, D. lgs. n. 276/2003), finalizzata a dare certezza alla qualificazione dei rapporti di lavoro;

contratti di appalto finalizzata a distinguere tra appalto lecito e somministrazione irregolare;

regolamenti interni delle cooperative;

– rinunce e transazioni aventi ad oggetto i diritti derivanti da un rapporto di collaborazione ad progetto già in essere, finalizzata a rendere inoppugnabili, ex articolo 2113 c.c., tali atti;

– certificazione delle rinunce e transazioni aventi ad oggetto i diritti derivanti da un rapporto di lavoro, finalizzata a rendere inoppugnabili, ex articolo 2113 c. c., tali atti (articolo 82, D. lgs. n. 276/2003).

Quando certificare?

Puoi certificare prima dell’inizio dell’attività lavorativa oppure durante lo sviluppo del rapporto di lavoro e, in questo secondo caso, gli effetti della certificazione si produrranno dal momento di inizio del contratto qualora la Commissione appuri che l’attuazione del medesimo sia stata, anche nel periodo precedente alla propria attività istruttoria.

Quanto costa certificare?

Se sei un imprenditore attento ai costi valuta con attenzione la certificazione dei contratti di lavoro perché ti costerà molt dimeno di un singolo contenzioso o di una singola sanzione dell’Ispettorato del lavoro. Se vuoi sapere come tutelare la tua azienda attraverso questa certificazione contattami oppure o prenota una consulenza gratuita con me così che ne possiamo parlare insieme.

Ho il metodo che fa al caso tuo.

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Sono Avvocato e Consulente del Lavoro: mi occupo di consigliare alle aziende come gestire al meglio le Risorse Umane. Credo che il Capitale Umano sia la vera risorsa che può fare la differenza per l'azienda che rende, produce e vuole perseguire traguardi di miglioramento e sviluppo. In quest'ottica cerco soluzioni ai problemi di Gestione del Personale, Costo del Lavoro, Contratti di Lavoro. La mia attività cerca di non basarsi su un pensiero standardizzato, ma si pone l'obiettivo di personalizzare le soluzioni. Cooperative e Welfare Aziendale sono due temi che mi appartengono e che fanno parte del mio know how.

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