Riccardo Zanon collocamento obbligatorio

Collocamento obbligatorio: perché un disabile nella tua azienda può essere un vantaggio?

Alcuni imprenditori pensano che assumere un disabile sia un problema. Pensano che il disabile sia un intralcio al raggiungimento dei loro obiettivi. Credono che un disabile in azienda diventerà un problema difficile da gestire che rallenterà il lavoro grazie alle sue incapacità.

Trovo molto brutto questo pensiero di alcuni imprenditori. Ma purtroppo a volte l’ho riscontrato.

Ecco cosa voglio dire a questi imprenditori che vogliono evitare le assunzioni dei disabili.

Mi è capitato una volta di incontrare un disabile in carrozzina affetto da sclerosi multipla, questa grave malattia neurovegetativa che porta il corpo a fermarsi sempre di più. Insomma chi è affetto da sclerosi multipla vedrà il suo corpo spegnere i suoi muscoli uno alla volta fino a morire.

Non è bello parlare di questo. Ma la sclerosi multipla esiste.

Puoi pensare che questo non sia un tuo problema, infatti se hai la fortuna di non avere questa malattia e se nessuno fra i tuoi parenti e amici ce l’ha puoi far finta di nulla… io te ne parlo perché ho conosciuto chi ne è affetto e ti assicuro che per me è stata una esperienza molto forte.

Ho conosciuto Giovanni che nel 1988 ha scoperto di essere affetto di sclerosi multipla. Ed oggi è ancora vivo però ha quasi tutto il corpo immobilizzato. Fino a qualche anno fa ha lavorato, adesso non può più farlo perché è completamente immobile.

Magari tu hai il cuore duro e pensi solo ai soldi. Vuoi parlare solo di affari, allora ti parlerò del ruolo sociale dell’imprenditore.

Lo so che se sei un imprenditore o un responsabile delle risorse umane in un’azienda è probabile che questi argomenti non ti piacciano. Ma oggi te ne parlerò lo stesso. A volte riflettere è utile a noi stessi.

E oggi ti parlo con il cuore mentre colgo l’occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità.

Quando ho incontrato Giovanni pensavo di dover provare pietà per lui in quanto sfortunato, di doverlo assistere, di doverlo aiutare, pensavo che sarei stato io “la persona utile a lui” e che lui sarebbe stato “la persona inutile a me” così come si pensa solitamente di una persona che non può fare nulla di concreto. Invece è stato l’opposto.

Giovanni parlandomi mi ha fatto subito capire le cose importanti della vita. Lui mi ha incoraggiato. Lui su una sedia a rotelle ha incoraggiato me. Mi ha fatto capire quanto a volte sia inutile sentirti dei Super-Uomini in grado di poter fare tutto, mi ha fatto comprendere l’importanza dell’aiutarsi gli uni gli altri.

Ma ci rendiamo conto? Una persona con difficoltà motorie mi ha insegnato in un attimo quanto siamo scemi a volte quando pensiamo di essere pieni di problemi.

Io pensavo di essere pieno di problemi, e Giovanni mi ha consolato. Lui che è fermo ed immobile in una sedia a rotelle.

Incredibile!!! Ti racconto questo perché per me quella esperienza è stata incredibile.

Immagina il bellissimo ruolo che potrebbe avere una persona come Giovanni in azienda. Io già me l’immagino. I dipendenti che fanno a gara per aiutarlo, le persone che vanno a confidarsi da lui, lui che incoraggia tutti nonostante sia in quella condizione, lui che si sente utile e tutti che sono più contenti di venire a lavorare perché c’è lui. Ed ognuno che capisce che i veri problemi sono altri.

Adesso penso di aver convinto il tuo cuore sul perché sarebbe bello avere uno o più disabili in azienda. Anche se non vuoi ammetterlo a te stesso ed anche se non vedi che la sua “incapacità concreta” si può trasformare in una “capacità di connessione fra le persone” enorme.

Lo so che questa visione è difficile da accettare. Per questo adesso ti spiego perché DEVI assumere per legge dei disabili in azienda.

Da ora in poi sarò tecnico ed entrerò nei dettagli delle regole. Regole che in seguito alla mia esperienza trovò profondamente giuste.

Ti vorrei parlare di collocamento obbligatorio, ovvero un obbligo che hanno alcune aziende di assumere quote di lavoratori disabili, ipovedenti, nonché altri soggetti appartenenti alle cosiddette categorie protette quali per esempio familiari dei caduti sul lavoro, vittime del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere e loro familiari.

Quest’obbligo riguarda le aziende che hanno almeno 15 dipendenti. Quindi se sei titolare di 1 azienda con queste dimensioni o superiore, Questo articolo riguarda proprio te.

Se invece hai una azienda di dimensioni inferiori, leggere questo articolo ti potrà essere ti aiuto, Se ha intenzione di crescere nel futuro.

La paura che come imprenditore hai quando raggiungi l’obbligo di effettuare una assunzione obbligatoria, ovvero l’assunzione di un disabile, qualsiasi esso sia, È di trovarti peso morto, un costo in più, che non è produttivo per la tua azienda.

Permettimi di rassicurarti affermando che spesso l’esperienza con molte aziende dice contrario.

In che senso, tu mi chiederai

La normativa ti dà la possibilità di sceglierti il lavoratore. Si chiama richiesta nominativa e si effettua indicando agli organi del collocamento il nome del lavoratore per il quale si richiede l’assunzione obbligatoria.

Quindi tu puoi fare richiesta dell’elenco con persone con disabilità ed effettuare una selezione del personale come faresti per qualsiasi altro lavoratore.

Dov’è il vantaggio?

Il vantaggio sta proprio nella possibilità di sceglierti la persona che vuoi quella che ho meglio alle esigenze della tua azienda, Anche se è disabile.

In questo modo hai la possibilità di scegliere una persona, una risorsa che ti potrà aiutare sia umanamente che praticamente.

È importante, sia con noi stessi che con i nostri dipendenti, riconoscere e accettare con tranquillità i limiti di ognuno e le specificità di ognuno.

Spesso infatti le persone persone con disabilità risultano essere più produttive di un normodotato.

So che questa affermazione può risultare forte, Ma ti garantisco che in molti casi queste persone, per una voglia di rivalsa hanno proprio voglia di non apparire inferiori rispetto ad altri e danno davvero tutto loro stessi all’interno di un’azienda.

L’importante saperle scegliere bene, per questo il consiglio è di procedere attraverso una attenta selezione del personale. Perché attraverso la selezione non solo scegli la persona per le sue competenze, ma scegli la persona con le caratteristiche di carattere, per le sue capacità umane, di personalità, di comunicazione. Così che il disabile possa essere contento di lavorare con te e possa star bene nell’ambiente lavorativo della tua azienda.

E poi scoprirai se sarà un vantaggio o meno per la tua azienda.

Ti sembra poco?

Prendi queste mie parole come uno stimolo, una scommessa, un consiglio che viene dal cuore.

Credi che chi mi ascoltato non si è trovato deluso.

Adesso, una volta tanto… fatti guidare dal cuore anche nella tua azienda.

Sono Avvocato e Consulente del Lavoro: mi occupo di consigliare alle aziende come gestire al meglio le Risorse Umane. Credo che il Capitale Umano sia la vera risorsa che può fare la differenza per l'azienda che rende, produce e vuole perseguire traguardi di miglioramento e sviluppo. In quest'ottica cerco soluzioni ai problemi di Gestione del Personale, Costo del Lavoro, Contratti di Lavoro. La mia attività cerca di non basarsi su un pensiero standardizzato, ma si pone l'obiettivo di personalizzare le soluzioni. Cooperative e Welfare Aziendale sono due temi che mi appartengono e che fanno parte del mio know how.

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