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Contratti a termine e la proroga “obbligatoria”

Sembra il titolo di una nuova avventura di Harry Potter e invece ci troviamo di fronte ad un incubo per molti imprenditori che utilizzano i contratti a tempo determinato.

In parte anche ad un tradimento da parte del legislatore. Cercherò di spiegartelo nel corso dell’articolo.

La novità riguarda l’art. 93 comma 1-bis della legge di conversione del Decreto Rilancio, la quale stabilisce che il contratto a termine si protrae per una durata pari al periodo di sospsensione dell’attività lavorativa dovuta all’emergenza da Covid-19.

Ecco il testo:

“il termine dei contratti di lavoro degli apprendisti di cui agli articoli 43 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, e dei contratti di lavoro a tempo determinato, anche in regime di somministrazione, è prorogato di una durata pari al periodo di sospensione dell’attività lavorativa, prestata in forza dei medesimi contratti, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19″.

Cosa significa per te e la tua azienda?

Te lo spiegherò con un esempio.

Hai un lavoratore con un contratto a tempo determinato, che hai tenuto in Cassa Integrazione a causa del Covid-19, usando le prime 9 settimane e successivamente le 5 aggiuntive del decreto Rilancio, concorderai con me che le giornate di sospensione dell’attività lavorativa ammonteranno a 70 giorni.

Ecco, in base a questa nuova trovata, il termine ultimo del rapporto di lavoro slitterà di 70 giornate!

Quindi dovrai subire un onere aggiuntivo e inatteso per una prestazione lavorativa che potrebbe non esserti più necessaria.

Non solo! Potresti avere anche i seguenti problemi:

  1. Computo del lavoratore a termine per il collocamento dei disabili;
  2. Riconoscimento del diritto di precedenza a favore del lavoratore per superamento dei sei mesi di contratto a tempo determinato;
  3. Ultima ma non meno importante, esposizione ad una richiesta di risarimento da parte del lavoratore per le giornate di lavoro aggiuntive riconosciute dal Decreto Rilancio ma non prestate!

Altra bella domanda: a cosa potrebbe mai servire un lavoratore in agricoltura quando non c’é alcuna attività? Anche la natura deve prorogare i suoi tempi e sottostare ai dettami della legge?

Con i contratti in somministrazione a tempo determinato, cosa succede?

In tutta sincerità la legge sembra essersene dimenticata.

Il problema é che il contratto di somministrazione, oltre ad essere un contratto di lavoro, é un contratto commerciale. Per questo motivo é necessario che il Ministero di fornisca delle indicazioni.

Ad oggi il termine del contratto commerciale dovrebbe essere rivisto insieme all’agenzia di somministrazione.

Perché questa legge può essere vista come un tradimento?

Per il semplice fatto che tu, come imprenditore socialmente responsabile, avevi mantenuto in sevizio i tuoi lavoratori con contratto a tempo determinato, usando la dispensa dall’obbligo di causale del decreto dignità.

Ora quella proroga o rinnovo possono esserti costati cari!

Naturalmente aspettiamo, come tutti, indicazioni ministeriali, ma la norma appare sin d’ora ben chiara.

Desidero darti un consiglio prezioso, per evitare di cadere nelle costose trappole della legge.

Controlla tutti i tuoi contratti a tempo determinato.

Verifica le effettive giornate di sospensione e ricalcola il termine ultimo.

Se il contratto non è in scadenza a breve, attendiamo insieme le indicazioni del Ministero del Lavoro che dovrebbero giungere a breve (speriamo).

Se il contratto a tempo determinato scadrà a breve procedi a comunicare al lavoratore con lettera scritta che in base al decreto Rilancio, il termine ultimo del suo contratto è slittato, indicando la nuova data di ultimo giorno lavorato.

Questo è un consiglio che vale tantissimo dal punto di vista professionale ed economico, per il motivo che può salvarti da altre rivendicazioni, tra cui la rivendicazione del tuo lavoratore a tempo determinato di vedersi trasformato il contratto a tempo indeterminato.

Se hai letto questo articolo, hai la possibilità limitata di avere una consulenza gratuita con me per analizzare i contratti di lavoro della tua azienda e il costo del lavoro! Come vedi la normativa ha delle pieghe che è importante che tu conosca o abbia qualcuno che ti avvisi e preveda ogni possibile scenario futuro per aiutarti ad evitare rischi.

Hai questo opportunità, un appuntamento completamente gratuito con me, proprio per valutare insieme le esigenze della tua azienda.

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Sono Avvocato e Consulente del Lavoro: mi occupo di consigliare alle aziende come gestire al meglio le Risorse Umane. Credo che il Capitale Umano sia la vera risorsa che può fare la differenza per l'azienda che rende, produce e vuole perseguire traguardi di miglioramento e sviluppo. In quest'ottica cerco soluzioni ai problemi di Gestione del Personale, Costo del Lavoro, Contratti di Lavoro. La mia attività cerca di non basarsi su un pensiero standardizzato, ma si pone l'obiettivo di personalizzare le soluzioni. Cooperative e Welfare Aziendale sono due temi che mi appartengono e che fanno parte del mio know how.

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