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Lavoratori Autonomi Occasionali: l’obbligo di comunicazione nasconde un pericolo più grande!

C’è una novità importante per i tuoi contratti di lavoro autonomo della tua azienda.

Ed è qualcosa di diverso dall’obbligo di comunicazione, che essere sfuggito a tutti!

Ma andiamo con ordine e cominciamo a capire cos’è il lavoro autonomo occasionale.

Il Lavoro autonomo occasionale rientra nella fattispecie del “contratto d’opera”, disciplinato dall’art. 2222 e seguenti del Codice Civile.

Di fatto si inquadra come lavoratore autonomo occasionale quel lavoratore che svolge a favore di un soggetto (che viene definito committente) un’opera o un servizio con queste caratteristiche:

  • lavoro prevalentemente proprio;
  • assenza del vincolo di subordinazione;
  • è al di fuori del coordinamento del committente e quindi non è inserito nella sua organizzazione;
  • occasionalità della prestazione.

Attenzione: non è un Collaboratore Coordinato Continuativo, definito più comunemente Co.Co.Co..

Questa soluzione contrattuale viene spesso utilizzata dalle aziende per la semplicità d’uso e per il fatto che non vi è alcun limite di reddito o di durata della prestazione.

Questa semplicità ha spinto molti professionisti a consigliare alle aziende di utilizzare il lavoro autonomo occasionale in modo indiscriminato, quale forma alternativa o sostitutiva di altre forme contrattuali quali il lavoro subordinato o la stessa Co.Co.Co..

L’utilizzo errato di questa forma contrattuale espone ancora oggi tanti, tantissimi imprenditori a dover affrontare costi di causa importanti, con conseguenti risarcimenti.

Oppure, ancora peggio, verbali ispettivi in cui viene accertata l’illegittimità della soluzione contrattuale.

Tutto questo con aumento di costi per ricorsi e sanzioni che possono essere pesanti.

Di solito la motivazione per il professionista che spinge ad utilizzare in modo errato questa soluzione contrattuale è la seguente: tanto i controlli saranno difficili che avvengano!

Peccato che non è mai stato così!

Anzi dal 2022 sarà persino peggio, perché è stato introdotto dal Decreto Fisco-Lavoro (D.L. N. 146/2021) l’obbligo per il committente (leggasi datore di lavoro) di effettuare la comunicazione preventiva.

Cosa significa?

Se vorrai utilizzare lavoratori autonomi dal primo gennaio 2022 dovrai effettuare una comunicazione preventiva all’Ispettorato territoriale del lavoro, competente per territorio, tramite sms o posta elettronica.

Se hai mai avuto a che fare con la comunicazione per i lavoratori intermittenti, la novità ti suonerà familiare, poiché si tratta della stessa tipologia di comunicazione obbligatoria.

La sanzione per non adempiere?

Una sanzione amministrativa da 500 a 2.500 euro per ogni lavoratore autonomo occasionale per cui è stata omessa o ritardata la comunicazione.

Tutto qua?

No assolutamente!

Group of diverse businesspeople using a laptop while collaborating on a new project. Team of happy businesspeople looking at the laptop screen while working together in a modern workspace.

Qui é nascosto il pericolo di cui nessuno ti sta informando.

Con la comunicazione obbligatoria tu rendi noto ufficialmente che stai utilizzando lavoratori occasionali proprio all’Ispettorato del Lavoro.

Ovvero l’ente che deve controllare la correttezza dei rapporti di lavoro.

Quindi ti stai autodenunciando e l’Ispettorato saprà da chi andare a fare controlli per verificare se quel rapporto di lavoro autonomo sia davvero legittimo, ovvero conforme alla normativa.

Nell’ipotesi in cui non lo fosse potrà procedere con verbale di conversione del rapporto di lavoro.

Con sanzioni, recuperi contributivi e tutto ciò che ne consegue.

Il fatto è che a pagare questo danno sarai tu con la tua azienda, e sarà un esborso economico non indifferente.

È la tempesta perfetta per far saltare il Costo del Lavoro nella tua azienda.

Eppure la soluzione c’è e può salvarti da questo rischio impellente che rischia di rovinare il 2022 per la tua azienda.

E quali passi devi fare?

  1. Controllare i contratti di lavoro
  2. Verificare il costo del lavoro attuale
  3. Metterlo in rapporto con il costo del lavoro che potresti avere con le nuove normative.

…una volta fatto questo possiamo valutare se utilizzare l’arma segreta che ci può difendere dalle ispezioni sul lavoro!

Difficile?

Sì ma è l’unica strada per far sì che la tua azienda possa impostare correttamente i rapporti di lavoro e il costo del lavoro, in modo che la tua azienda possa crescere e prosperare.

Ricordati: si parte da obiettivi piccoli e anche se non hai tutti i numeri sotto mano, li troveremo insieme.

Ma soprattutto, cerca di capire che non puoi fare tutto da solo.

Non hai il tempo di valutare tu personalmente se la tua azienda è pronta per il 2022 oppure ha necessità di una revisione..

Se vuoi risolvere i problemi in maniera definitiva, ti serve l’aiuto di un consulente. Devi decidere a chi rivolgerti, ma fallo in fretta, anche perché fine anno é vicino e alcune soluzioni necessitano di tempo.

“E se invece volessi chiedere direttamente il tuo aiuto?”

Se vuoi approfondire in maniera specifica la situazione della tua azienda, capire come puoi premiare i tuoi dipendenti con il metodo più corretto, puoi richiedere una CONSULENZA GRATUITA e puoi ottenere Cedolino Perfetto, realizzata da uno dei miei collaboratori.

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Sono Avvocato e Consulente del Lavoro: mi occupo di consigliare alle aziende come gestire al meglio le Risorse Umane. Credo che il Capitale Umano sia la vera risorsa che può fare la differenza per l'azienda che rende, produce e vuole perseguire traguardi di miglioramento e sviluppo. In quest'ottica cerco soluzioni ai problemi di Gestione del Personale, Costo del Lavoro, Contratti di Lavoro. La mia attività cerca di non basarsi su un pensiero standardizzato, ma si pone l'obiettivo di personalizzare le soluzioni. Cooperative e Welfare Aziendale sono due temi che mi appartengono e che fanno parte del mio know how.

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