Misuri l’orario di lavoro dei tuoi dipendenti in azienda?
Immagino di sì!
C’è chi lo fa semplicemente controllando a vista la presenza del proprio personale in azienda e segnandone orario, permessi, ferie in un file excel oppure in un modulo cartaceo.
E chi, invece, lo determina attraverso un sistema più o meno complesso di rilevazione delle presenze.
Più preciso è e meno possibilità ci sono che un terzo o tu direttamente possa modificare l’orario di lavoro, più quel sistema informatico può rappresentare un elemento di prova in caso di contestazione dello straordinario.
In realtà te ne parlo perché recentemente la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (in breve CGE) si è espressa sul punto con la sentenza resa nella causa C-55/18.
La causa è stata promossa da una sigla sindacale spagnola di lavoratori di un istituto bancario, con la richiesta di una pronuncia che obbligasse l’Istituto di credito a istituire un sistema di rilevazione dell’orario di lavoro giornaliero.
L’obiettivo del sindacato spagnolo è di avere un sistema che consentisse di verificare il rispetto degli orari di lavoro stabiliti, comprensivi dello straordinario.
Obiettivo che sembra raggiunto!
Infatti la CGE accoglie la richiesta dei lavoratori affermando che un sistema di rilevazione dell’orario di lavoro giornaliero è essenziale per comprendere se vi è o meno il rispetto della direttiva 2003/88 e della normativa nazionale sia rispettata dal datore di lavoro.
Se questo strumento di controllo e verifica dell’orario di lavoro e del riposo giornaliero svolto da ciascun lavoratore, manca la possibilità di stabilire con oggettività e affidabilità il rispetto della normativa.
La CGE di fatto afferma che è compito dei vari Stati membri valutare e stabilire una disciplina che obblighi i datori di lavoro ad adottare un sistema oggettivo, affidabile dell’orario di lavoro. Allo stesso tempo questo sistema deve permettere il controllo delle modalità di attuazione anche in relazione alle particolarità organizzative di alcune imprese.
E tu hai qualche obbligo ora?
In realtà la CGE stabilisce che l’obbligo per i datori di lavoro c’è ma spetta ai singoli Stati renderlo attivo.
Quindi il mio consiglio è quello di premunirsi già da ora di un sistema che possa rilevare in modo preciso le presenze.
Noi come Studio lo forniamo da tempo, anche con personalizzazioni ad hoc per le specifiche attività.
Presta attenzione che in alcuni casi la rilevazione presenze potrebbe essere soggetta ad accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Se vuoi approfondire questo tema per la tua azienda e stare tranquillo per non incorrere in multe e sanzioni, puoi contattarmi.