Se pensi che avere i tuoi dipendenti sempre connessi ad internet e pronti a rispondere ad ogni esigenza tua o dei tuoi clienti sia produttivo, ti sbagli.
Alla lunga la “costante connessione” porta ad una minore produttività.
Di fatto con questo articolo proseguo quello della settimana scorsa.
Ti lascio il link se te lo fossi perso:
https://www.riccardozanon.com/smart_working_organizzazione_aziendale
Recentemente si sta parlando di Diritto alla Disconessione. Soprattutto in relazione allo Smart-Working (o Lavoro Agile).
In cosa consiste il Diritto alla Disconessione?
Consiste nel diritto di non utilizzare le apparecchiature hardware o software che servono allo svolgimento della prestazione lavorativa, senza che da questo mancato utilizzo o, meglio, da una eventuale mancata risposta, possano derivare effetti sulla prosecuzione del rapporto di lavoro.
Ognuno ha il diritto di sconnettersi da internet ad intervalli regolari, di staccarsi dal pc, di non rispondere continuamente alle email.
In Europa se ne sta discutendo da tempo, in Italia un po’ meno. Anche per il fatto che le nuove tecnologie hanno avuto un impatto inferiore qui da noi rispetto agli altri Paesi Europei, soprattutto del Nord Europa.
L’applicazione è molto semplice. Un esempio è presto ben fatto: evitare di rispondere ai messaggi di posta elettronica dopo le 18 e durante i weekend.
In Francia questo dibattito è molto attuale. Infatti hanno introdotto questo concetto in un provvedimento di legge intitolato “Les nouvelles protections pour les entreprises et les salariés” (traduzione: “Le nuove protezioni per le aziende ed i dipendenti”).
Si cerca, in poche parole, di evitare il rischio da sovraccarico, che può determinare l’insorgenza di patologie di natura psicologica come l’esaurimento, stress, stanchezza, eccessiva eccitazione. Te ne avevo accennato in un altro mio articolo: https://www.riccardozanon.com/sicurezza-lavoro-smart-working/.
Insomma, una eccessiva connessione provoca una diminuzione di produttività.
Da qui il Diritto alla Disconnessione che deve essere inteso come il dovere (e diritto) di ciascun lavoratore a disconnettersi nella circostanza in cui sia a rischio il suo equilibrio psicofisico.
In realtà è un impegno aziendale che deve essere attuato attraverso la formazione del lavoratore, la limitazione dell’accesso ai server aziendali, la separazione degli indirizzi mail e dei numeri di telefono aziendali da quelli personali (questo comunque a prescindere, per una corretta organizzazione e gestione dei dati della tua azienda).
Anche in Italia è stato introdotto il Diritto alla Disconnessione, in occasione dell’introduzione dello Smart Working.
In particolare viene stabilito che nell’accordo tra lavoratore e azienda che disciplina le modalità di lavoro agile vengano previste le misure tecniche e organizzative necessarie per assicurare la disconnessione.
Non considerare e limitare questo aspetto al solo Smart Working: consideralo per l’intera “salute” tua azienda.
È in atto infatti un radicale cambiamento nell’organizzazione delle aziende. Un cambiamento che ti consiglio di abbracciare se vuoi aumentare la soddisfazione dei tuoi dipendenti ed aumentare quindi la produttività della tua azienda.
Solo con dipendenti soddisfatti e felici la tua azienda potrà avere successo.
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