Il Bonus Renzi cambia pelle e cambia nome.
I famosi 80 Euro, croce e delizia per molti cambiano non soltanto nel valore ma nella platea di beneficiari, ovvero di dipendenti che ne hanno diritto e di valore, ovvero non saranno più (soltanto) 80 euro, ma diventeranno 100!
Tutto questo a partire dal cedolino di luglio, che consegnerai ai tuoi dipendenti ad Agosto 2020.
Prima di tutto è bene che ti rammenti un aspetto importante. Questa è una detrazione e ha carattere temporaneo, ovvero si applica limitatamente alle prestazioni rese dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020.
Quindi ci troveremo di nuovo su queste pagine per capire cosa succederà nel 2021!
Intanto guardiamo cosa succederà quest’anno, chiedendoti di perdonarmi sin d’ora se utilizzerò termini un po’ tecnici.
Il bonus 100 euro è un trattamento integrativo alla retribuzione che spetta prevalentemente a chi ha un reddito da lavoro dipendente o assimilato.
È riconosciuto a condizione che:
- l’imposta lorda sia superiore all’importo della detrazione (ovvero il bonus 100 euro);
- il reddito complessivo non sia superiore a 28.000 Euro (per i valori superiori, vedremo in seguito).
Il trattamento integrativo è di € 100 mensili che è rapportato ai mesi del 2020, e quindi diventano € 600 (€ 1.200,00 annui dal 2021).
Il bonus è rapportato al numero di giorni di lavoro, quindi andrà effettuato il calcolo in base alle presenze nel cedolino.
Tu come datore di lavoro, in quanto sostituto d’imposta, devi riconoscere in automatica queste somme al lavoratore e procedere all’eventuale conguaglio a fine anno.
Se il conguaglio supererà gli € 60, si potrà effettuare il recupero in otto rate.
Ma c’è di più!
Ti ho indicato che c’è la platea di beneficiari si allarga rispetto al vecchio bonus di 80 euro.
Infatti è prevista una ulteriore detrazione fiscale per redditi superiori ad € 28.000 e si differenzia come segue:
Prima ipotesi: reddito complessivo tra 28.000 euro e 35.000 euro, l’importo è pari a
480+120*((35.000-R)/7000) R è per reddito complessivo.
Seconda ipotesi: reddito complessivo tra 35.000 euro e 40.000 euro, l’importo è pari a
480*((40.000-R)/5000) R è per reddito complessivo.
In pratica la detrazione decresce da € 28.000 fino ad azzerarsi al reddito di € 40.000.
È un valore di cui tenere conto ulteriormente quando parliamo di politiche retributive in azienda.
È effettivamente una ulteriore complicazione che rende sempre più interessante il Welfare Aziendale e i Premi di risultato come politiche retributive da introdurre nella tua azienda.
Sì perché dare un premio “a caso” senza avere cognizione della situazione personale dei tuoi dipendenti, può, di fatto, creargli una perdita del bonus.
Per questo motivo abbiamo creato l’AnaliSy.
Se hai letto questo articolo, hai la possibilità limitata di avere una consulenza gratuita con me per capire il costo del lavoro della tua azienda sia per ridurlo che per valutare premi ai tuoi dipendenti!
Aprofittane ora, perché è una offerta limitata al mese di luglio!
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