Sono stato ultimamente per qualche giorno in montagna, e dato che non riesco a non parlare di lavoro 😉 anche qui dal fresco delle Dolomiti ho scritto un articolo, e questa volta ho deciso di parlarti del caso in cui tuoi dipendenti siano dei volontari di soccorso.
Sono i protagonisti dei giornali e dei telegiornali durante le vacanze estive e invernali. Il loro intervento è utile, soprattutto in montagna dove la loro attività porta loro a rischiare spesso la vita.
Eppure non ci interessiamo di loro, almeno molto poco.
Ecco il motivo per cui ho ritenuto utile scrivere questo articolo, come ringraziamento da un lato, e per metterti a conoscenza di come gestire un lavoratore che presta attività di volontariato.
PROTEZIONE CIVILE
I volontari che partecipano all’opera di soccorso hanno diritto:
– al mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato che sia;
– al mantenimento del trattamento economico e previdenziale da parte del datore di lavoro pubblico o privato;
– alla copertura assicurativa secondo le modalità previste dall’articolo della legge 11 agosto 1991, n. 266.
E’ chiaro che queste tutele vanno a favore dei lavoratori che hanno effettivamente prestato attività di soccorso.
Il periodo di impiego dell’attività di soccorso va da 30 a 90 giorni all’anno. Nell’ipotesi di stato di emergenza nazionale i termini sono rispettivamente di 60 e 180 giorni.
Non ci sono soltanto le attività operative in caso di emergenza. Lo sappiamo tutti che questi sono professionisti del soccorso e per tale ragione devono anche prepararsi e addestrarsi.
E’ essenziale per la loro e nostra sicurezza!
Per le attività di simulazione i limiti sono 10 giorni consecutivi e 30 nell’anno, richiesta di disponibilità da presentare all’azienda con un preavviso di almeno 15 giorni. A te, come datore di lavoro di un volontario, spetta un rimborso!
Come funziona il rimborso per le imprese?
L’onere della retribuzione è posto a carico del fondo per la retribuzione civile. Ai fini del rimborso, il datore di lavoro deve presentare domanda all’Autorità di protezione civile territorialmente competente nei 2 anni successivi al termine dell’intervento, dell’esercitazione o dell’attività di formazione.
Per la richiesta dovrai indicare: la qualifica professionale del lavoratore interessato; la retribuzione oraria o giornaliera, le giornate di assenza e l’evento cui si riferisce il rimborso. Restano esclusi gli oneri previdenziali ed assistenziali.
E c’è un rimborso per imprenditori e lavoratori autonomi?
Per i lavoratori autonomi spetta il rimborso per il mancato guadagno giornaliero calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi (ovvero il modello “UNICO”) presentata l’anno precedente a quello in cui è stata prestata l’opera di volontariato, nel limite di Euro 103,29.- giornalieri lordi.
SOCCORSO ALPINO
I volontari del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico del CAI hanno diritto di assentarsi dal lavoro nei giorni in cui si svolgono le operazioni di soccorso alpino e speleologico e le relative esercitazioni, nonché nel giorno successivo a operazioni di soccorso che si siano protratte per più di 8 ore, ovvero oltre le ore 24,00.
Il lavoratore deve avvisare in anticipo il proprio datore di lavoro riguardo le attività di addestramento che andrà a svolgere.
L’astensione dal lavoro potrà durare l’intera giornata anche nell’ipotesi in cui la durata del soccorso sia stata di durata breve.
E’ comprensibile questa norma di favore dal momento che alcune attività di soccorso richiedono anche nella breve durata un dispendio di energie e tensione non indifferenti!
E noi non vogliamo lavoratori che non siano attivi e produttivi al lavoro.
Per i giorni di assenza la retribuzione è corrisposta del datore di lavoro che ha la facoltà di chiederne il rimborso all’istituto di previdenza cui il lavoratore è iscritto.
La domanda di rimborso degli oneri sostenuti deve essere inoltrata entro la fine del mese successivo a quello in cui il lavoratore ha effettuato l’operazione di soccorso o di esercitazione.
I lavoratori autonomi per percepire l’indennità dovranno fare richiesta alla Direzione Territoriale competente per territorio.
Se hai dipendenti che sono anche dei volontari e vuoi ottenere il rimborso a te spettante contattami.
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