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Corona Virus e Sicurezza sul lavoro: come utilizzare le contestazioni disciplinari

La Fase 2 è cominciata da qualche settimana e già alcuni imprenditori come te mi stanno chiamando per chiedermi come possono comportarsi nei confronti di quei lavoratori che non rispettano le misure indicate dal Protocollo Condiviso per la sicurezza sul lavoro.

A dire la verità sono davvero pochi i lavoratori che non stanno seguendo le indicazioni sulla sicurezza: sarebbe stupido infatti mettere a repentaglio la salute propria e della famiglia.

Eppure qualcuno c’è e quindi è necessario capire come comportarsi.

Anche perché, ti ricordo, sei sempre tu, in qualità di datore di lavoro ad essere responsabile della salute e sicurezza dei tuoi dipendenti!

Inoltre ricordati che la mancata o insufficiente adozione delle disposizioni volte al contenimento del contagio può comportare anche l’immediata sospensione dell’attività produttiva, oltre che l’eventuale responsabilità risarcitoria nei confronti dei dipendenti e di terzi.

Il Protocollo prevede che tu debba informare e formare i lavoratori sulle disposizioni riguardanti il distanziamento sociale, l’ingresso e l’uscita dai luoghi di lavoro, il soggiorno all’interno della tua azienda, la gestione degli orari di lavoro, la sorveglianza sanitaria e l’adozione dei dispositivi di protezione individuale.

Questo è fondamentale perché il contagio non riesci a contenerlo, tu da solo, hai necessità della collaborazione dei tuoi dipendenti.

Quindi nell’ipotesi in cui un tuo dipendente si sottraesse alla misurazione della temperatura corporea, oppure ometta di indossare la mascherina o i guanti, o di utilizzare il liquido disinfettante, potrà essere sanzionato disciplinarmente ex art. 7 l. 300/70 (Statuto dei Lavoratori).

Sempre che tu abbia adempiuto correttamente all’obbligo di informazione e formazione dei tuoi dipendenti.

Per adempiere al meglio, il mio consiglio è di predisporre un regolamento aziendale, in cui vengono indicati i comportamenti che i tuoi dipendenti devono tenere in base al Protocollo di sicurezza e, in relazione a ciascun obbligo, indicare le misure applicabili in caso di infrazione.

Naturalmente sempre in correlazione con quanto stabilito dal CCNL applicato nella tua azienda.

Il regolamento dovrà essere comunicato a tutti i lavoratori e messo a loro disposizione in uno spazio accessibile a tutti durante l’arco della giornata come previsto dallo Statuto dei Lavoratori di cui ti ho già fatto menzione.

È un consiglio importante quello che ti comunico oggi, perché tutti sembrano tranquilli sulla responsabilità penale del datore di lavoro dopo un semplice comunicato stampa dell’INAIL.

Ma non sarà così!

Non desidero metterti paura, piuttosto voglio metterti allerta e darti tutte le istruzioni per non trovarti in difficoltà.

E il consiglio operativo di oggi vale e molto!

Se vuoi maggiori informazioni, puoi avere una consulenza gratuita con me per capire come migliorare la sicurezza da contagio attraverso il Welfare Aziendale!

Come pure se hai bisogno di informazioni per le contestazioni disciplinari!

È un regalo riservato soltanto ai miei fedeli lettori del blog!

https://www.consulenza.synotius.com

Sono Avvocato e Consulente del Lavoro: mi occupo di consigliare alle aziende come gestire al meglio le Risorse Umane. Credo che il Capitale Umano sia la vera risorsa che può fare la differenza per l'azienda che rende, produce e vuole perseguire traguardi di miglioramento e sviluppo. In quest'ottica cerco soluzioni ai problemi di Gestione del Personale, Costo del Lavoro, Contratti di Lavoro. La mia attività cerca di non basarsi su un pensiero standardizzato, ma si pone l'obiettivo di personalizzare le soluzioni. Cooperative e Welfare Aziendale sono due temi che mi appartengono e che fanno parte del mio know how.

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