La maternità in azienda è un problema! Soprattutto nel rientro dopo la maternità!
E’ sì un problema di costi, ma soprattutto di presenza sul luogo di lavoro.
La natura porta la madre, giustamente, a pensare al figlio, nato comunque da qualche mese, anche durante l’orario di lavoro.
E’ normale!
Anche le mamme se ne accorgono, tanto che le statistiche segnalano che un alto numero di
lavoratrici madri, al rientro del posto di lavoro, lo abbandonano!
E’ un vero peccato!
Soprattutto se quella lavoratrice era davvero brava, professionale, competente e…perché no…. Era davvero ben inserita nel nostro ambiente lavorativo.
E’ un bel problema anche perderla: saremo costretti comunque a trovare una persona nuova, la quale, magari, non sarà assolutamente migliore di quella che avevamo e tanto apprezzavamo. In più dovremo pure formarla!
Perdere una lavoratrice appena rientrata dalla maternità non può e non deve essere la soluzione!
Ma allora cosa possiamo fare?
Possiamo trovare una possibile soluzione nella flessibilità oraria, ovvero trovando soluzioni di Welfare Aziendale che permettano una migliore gestione del tempo sia in entrata che in uscita alla lavoratrice mandre. Part-time, certo, ma non solo, anhce flessibilità in entrata e in uscita dal luogo di lavoro, permettendo alla lavoratrice di poter gestire al meglio le necessità di gestione del bambino e del lavoro.
Anche lo Smart Working può rappresentare una ottima scelta in questa direzione: infatti offrire la possibilità alla lavoratrice di poter lavorare da casa o conciliare alcuni periodi di lavoro da casa con quelli in azienda rappresenta una ottima soluzione. Ne parlerò meglio nelle prossime settimane quando una legge ad hoc verrà approvata in via definitiva.
E’ un costo? Non credere!
Il Welfare Aziendale permette di avere una riduzione e gestione dei costi estremamente contenuta. Infatti le misure di welfare erogate nel rispetto delle norme consentono la completa deducibilità dei costi per l’azienda e non concorrono alla formazione di reddito di lavoro per il dipendente anche se il programma viene reiterato nel tempo.
Inoltre il nostro scopo è quello di recuperare la lavoratrice e la sua produttività. A livello psicologico porta di sicuro a questi risultati, se questa forma di Welfare Aziendale viene gestita e accompagnata correttamente in azienda.
Tu imprenditore, non pensi che sarebbe un’ottima occasione? Riusciresti a tenere con te quella lavoratrice che tanto apprezzavi, con una riduzione dei costi e un aumento recupero della produttività.
Quanto vale per te tutto questo?
Come si fa tutto questo? Con l’applicazione di un piano di Welfare Aziendale. Bisogna innanzitutto parlare con le lavoratrici interessate, valutare i costi e successivamente applicare un regolamento, che può costituire anche un accordo sindacale.
Se sei un Imprenditore che desidera migliorare la propria azienda e consentirle una prosperità nel futuro, questa é l’unica soluzione a cui pensare oggi.
Per questo motivo ho realizzato appositamente per te la guida gratuita sul Welfare Aziendale.
Sono Avvocato e Consulente del Lavoro: mi occupo di consigliare alle aziende come gestire al meglio le Risorse Umane.
Credo che il Capitale Umano sia la vera risorsa che può fare la differenza per l'azienda che rende, produce e vuole perseguire traguardi di miglioramento e sviluppo.
In quest'ottica cerco soluzioni ai problemi di Gestione del Personale, Costo del Lavoro, Contratti di Lavoro.
La mia attività cerca di non basarsi su un pensiero standardizzato, ma si pone l'obiettivo di personalizzare le soluzioni.
Cooperative e Welfare Aziendale sono due temi che mi appartengono e che fanno parte del mio know how.