Sono sicuro che ti apparirà come uno scherzo, in realtà è tutto vero: i massaggi, meglio, la fisioterapia aiuta a ridurre il tasso di assenteismo.
È esatto, anche nella tua azienda!
Spesso leghiamo il massaggio a un aspetto ludico, o superfluo, appartenente al mondo del lusso o dell’esclusività.
Tanto che quando sentiamo un amico che si è appena fatto praticare un massaggio, spesso siamo soliti irriderlo affermando: “…e tu che ti tratti bene”.
In realtà le origini del massaggio sono molto antiche, sembrano risalire ad oltre 7000 anni fa e in una zona geografica precisa: india e cina.
Il massaggio nasce per eliminare la fatica, alleviare il dolore, rilassare, curare o prevenire malattie.
Come ben comprenderai, si tratta di un aspetto del tutto lontano dall’essere superficiale.
Così la fisioterapia è una branca delle professioni sanitarie che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti affetti da patologie o disfunzioni congenite o acquisite in ambito muscoloscheletrico, neurologico.
Quindi capirai bene che l’idea comune che abbiamo tutti noi di questi strumenti è del tutto errata.
E questa idea errata non ci permette di capire come sfruttare questi strumenti a favore della nostra azienda.
E per ottenere cosa?
Benessere dei nostri lavoratori, che si evince in postura corretta o diminuzione di dolori articolari o di schiena che possono portare a calo dell’attenzione e produttività della nostra azienda.
O, peggio, ad un infortunio sul lavoro!
Non solo!
Può aiutare la tua azienda a ridurre il tasso di assenteismo!
Che per te è un costo!
Sì perché perché un lavoratore con un dolore alla schiena può stare a casa per malattia.
Inoltre un lavoratore che dovesse essere occorso in un infortunio extralavorativo, ha la possibilità di tornare prima al lavoro, grazie ad una attività fisioterapica adatta a lui.
Secondo uno studio riportato da Il Sole 24 Ore, i dipendenti troppo stressati arrivano a perdere fino al 60% delle giornate lavorative (https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-05-26/stress-lavoro-chi-niente-chi-troppo-204512.shtml?uuid=ABtlARLB&refresh_ce=1).
E non è finita qua!
Infatti lo stesso studio afferma che quattro lavoratori su dieci sono convinti che il problema dello stress da lavoro correlato non venga gestito in maniera adeguata dalla propria azienda.
Cosa significa per te questo?
Che nel momento in cui affronterai con una soluzione di Welfare Aziendale questo problema, per la tua azienda sarà facile apparire come una realtà che tiene ai propri dipendenti e quindi risultare più attrattiva nel momento della ricerca e selezione del personale.
Un bel vantaggio!
A questo si aggiungono tutti i vantaggi del Welfare Aziendale:
- Riduzione del costo del lavoro;
- Deducibilità integrale dal reddito d’impresa dei costi che sostieni;
- Riduzione del premio INAIL tramite OT-23.
Spero di averti convinto ancora una volta che per fare Welfare in azienda non serve un portale, che i buoni spesa e carburante non ti aiutano a migliorare la tua azienda e ridurre davvero il costo del lavoro.
Quello che a te serve per un piano di Welfare Aziendale presonalizzato é capire esattamente le necessità della tua azienda e dei tuoi lavoratori.
E da qui progettare una soluzione personalizzata.
Pensaci bene, ne va del futuro della tua azienda.